lunedì 3 marzo 2008

Ritratti infantili di Bill Cosby "Da piccoli"


Sono stato bambino in un'epoca in cui i bambini si divertivano senza tregua, in cui l'esercizio fisico di ogni bambino consisteva nel cercare un'altro bambino.
Il bambino di oggi dice ai genitori <>.
Se io l'avessi mai detto a mio padre, lui mi avrebbe risposto sorridendo : .

Per essere giusto con mio padre, devo ammettere che il poveretto passò molti anni a tormentarsi con un interrogativo al quale nessun genitore è mai stato in grado di rispondere:
Cosa c'è che non va in qual ragazzo?
Per qualche motivo tutte le cose che sembravano tenere e simpatiche quando le faceva Huck Finn perdevano tutto il loro fascino quando le facevo io: Mark Twain avrebbe apprezzato la rana che misi nel latte di mio padre, ma mio padre non dimostrava alcun interesse negli esponenti della fauna acquatica per colazione.


Certo , mamma ,esclamai dirigendomi verso il bagno dove avrei compiuto uno dei rituali prediletti dell'infanzia, cioè la finzione del lavaggio delle mani. Per prima cosa, aprii il rubinetto e spruzzai l'acqua sul lavandino, sulla mensola in alto e sull'armadietto delle medicine (sembrava che avesse piovuto da poco); poi bagnai il sapone, la prima cosa che una madre controlla se sospetta che il proprio figlio si sia recato in bagno solo per una visita di rito. Infine, inzuppai con cura mezzo asciugamano e lo spiegazzai per bene. Questa grandiosa messinscena richiese naturalmente molto tempo, più di quello che io avrei impiegato a lavarmi le mani, ma si trattava di una questione di principio.

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