
"Datemi una qualche, speranza di poter essere pubblicato o almeno qualche parola di conforto.."
Dopo aver letto,dobbiamo scegliere la seconda ipotesi.Attenzione dunque,La stiamo consolando:l'attende una sorte meravigliosa, la sorte di lettore, e di lettore della miglior specie,perchè disinteressato;la sorte di amante della letteratura il quale sarà sempre il suo partner principale, ossia non colui che deve conquistare, ma che è conquistato. Lei leggerà di tutto per il solo piacere di leggere, non per studiare gli "artifici", non per chiedersi se qua e là si potrebbe scrivere meglio oppure altrettanto bene, ma in un modo diverso. Senza l'invidia, gli stati di depressione e gli attacchi di diffidenza che colgono il lettore che si cimenta con lo scrivere.
Dante sarà per Lei Dante, a prescindere dal fatto che avesse o non avesse una zia nella casa editrice.
Di notte non si tormenterà chiedendosi perchè il Signor x, che non scrive in rima, è stato pubblicato, mentre Lei, che ha rimato tutto quanto e contato le sillabe con le dita, non ha avuto neppure una parola di risposta. Non Le importerà proprio niente delle smorfie del redattore, e niente, oppure non così tanto, dei capricci delle varie "fasi". Bè, e poi godrà di un non piccolo vantaggio: spesso si dice "scrittore mancato", mai "lettore mancato". Certo, esistono schiere di lettori mancati-naturalmente Lei non fa parte di quella cerchia - ma in qualche modo se la passano liscia; se invece qualcuno scrive e la cosa non gli riesce
bene, subito tutti intorno ammiccano e sospirano.In questo caso non si può fare troppo affidamento neppure sulla propria ragazza.E allora? Si sente come un re? Senza dubbio.